Luca Carboni

BIOGRAFIA ARTISTA
Nasce a Bologna il 12 ottobre 1962, quarto di cinque figli
(3 maschi e 2 femmine): la mamma è casalinga e il papà lavora come disegnatore
in un’azienda di carrozzine e giocattoli per bambini. All’età di 6 anni Luca
inizia a studiare pianoforte e a 13 anni si dedica alla chitarra, uno strumento
più utile per emulare i complessi che stanno influenzando la sua passione per
la musica.
A 14 anni riunisce alcuni amici del quartiere e fonda i
Teobaldi Rock, un gruppo d’impronta demenziale sulla scia del successo degli
Skiantos: Carboni si cimenta con la scrittura di materiale inedito e compone la
sua prima canzone intitolata “Il fermo”, un testo di protesta figlio del
momento di grande fermento politico e artistico che anima Bologna alla fine
degli Anni ’70.
La gavetta è la stessa di tutte le giovani band: tanto live
negli spazi cittadini aperti a chi tenta di emergere, ma Carboni preferisce
concentrarsi sulla rifinitura e sulle registrazioni delle sue composizioni per
riuscire finalmente a produrre un disco dei Teobaldi Rock.
Dopo aver fatto circolare numerosi demo, nel 1980 la band
incide un 45 giri con le canzoni “Odore d’inverno” e “L.N.”, che viene
distribuito solo in ambito bolognese. È il primo disco dei Teobaldi Rock; e
rimane l’unico: il gruppo si scioglie perché alcuni elementi preferiscono
dedicarsi esclusivamente allo studio. Il percorso scolastico di Luca (medie,
ragioneria, agraria), invece, è sempre subordinato alla passione per la musica,
forse perché con la scuola ha un rapporto conflittuale per colpa di professori
troppo rigidi, che non sanno assecondare la sua curiosità e la voglia
d’imparare a volare anche fuori dalle rotte prestabilite dai libri di testo.
Altrettanto traumatica è la mutazione in cantante solista.
Luca non ha velleità da popstar e nemmeno da frontman di un gruppo: il suo
sogno è semplicemente suonare in una band, ritagliandosi un ruolo comunque
fondamentale come autore delle canzoni.
Ancora oggi, a ventisei anni dall’unico 45 giri con i
Teobaldi Rock, Carboni si sente figlio di una band e quando ne vede una
sciogliersi prova lo stesso senso di sconfitta (fatte le debite proporzioni) di
una famiglia che si sgretola. Il nuovo percorso artistico parte proprio dal
talento come autore: i testi lasciati all’osteria “da Vito” (popolare ritrovo
bolognese di cantautori, artisti e universitari) vengono letti da Lucio Dalla e
soprattutto dagli Stadio, che in quei giorni sono in sala d’incisione e
inseriscono nel loro primo album il suo brano “Navigando controvento”.
Luca Carboni diventa uno degli autori prediletti degli
Stadio (i testi dell’album “La faccia delle donne” sono quasi tutti scritti da
lui) e in particolare nasce un rapporto di stima e proficua collaborazione con
Gaetano Curreri: quando Carboni, dopo aver firmato un contratto con la RCA,
debutta come cantautore con l’album “Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un
film” (marzo 1984) al suo fianco c’è proprio Curreri che firma il disco come
co-produttore, suona le tastiere e compone la musica del brano “Fragole buone
buone”.
Il carisma di Luca conquista la simpatia e la stima della
gente, che in lui individua un interprete sincero dei pensieri e delle
inquietudini della sua generazione.
L’album “Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film” (al
quale partecipa anche Ron) vende più di 30 mila copie e il singolo “Ci stiamo
sbagliando” arriva a quota 50 mila.
Nel 1985 esce il secondo LP “Forever”, che vende 70mila
copie mettendo in mostra arrangiamenti all’avanguardia e testi minimali, con un
linguaggio confidenziale, riflessivo e ironico. Il singolo è “Sarà un uomo” e
fra gli altri brani c’è “Ci sei perché” con la musica di Gaetano Curreri.
Nella valutazione delle potenzialità di un artista, il terzo
disco viene considerato una sorta di esame di maturità. Il cantautore
bolognese, che nel frattempo ha scoperto anche la pittura, supera questo esame
a pieni voti: l’album “Luca Carboni” del 1987 vende 700 mila copie, resistendo
ininterrottamente per cinque mesi in testa alla classifica, trainato da due
autentici inni intergenerazionali come “Silvia lo sai” e “Farfallina”.
Due canzoni simbolo: la tenera e crudele “Silvia lo sai”
parla di amicizia e amori adolescenziali che si dissolvono nelle trappole della
droga; “Farfallina” (caratterizzata dal grido d’aiuto “Ho bisogno di affetto!”)
mostra un linguaggio più ispirato, trasgressivamente romantico, semplice e
leggero rispetto alla canzone d’autore tradizionale. La tournée di questo disco
richiama grandi folle entusiaste ai suoi concerti: è nata una stella!
Anche la critica parla di “Fenomeno Carboni”, ma lui rifiuta
il ruolo della popstar e si prende due anni di pausa per concepire una nuova
opera discografica che non ricalchi la precedente alla ricerca di una facile
conferma del successo.
Nel 1989 pubblica “Persone silenziose”, un disco liricamente
più intimo e musicalmente più acustico. Sonorità atipiche e testi spartani con
accenti poetici come nel brano “I ragazzi che si amano”, ispirato da una poesia
di Prèvert. L’album “Persone silenziose” vende 500 mila copie: fra le canzoni
più significative ricordiamo il pezzo d’apertura “Primavera” e il primo singolo
“Te che non so chi sei” sui dubbi, incertezze e fragilità di ognuno di noi.
L’ascesa del cantautore bolognese è inarrestabile: il quinto
album “Carboni” (gennaio 1992) entra in classifica direttamente al numero uno
sulla spinta di hit come “Ci vuole un fisico bestiale” e “Mare mare”. Con gli
ultimi tre dischi Luca realizza il progetto che aveva in mente quando ha
iniziato la carriera da cantautore: comunicare concetti profondi con un
linguaggio semplice, essenziale e leggero, attraverso una forma d’espressione
popolare e al tempo stesso originale per il suo minimalismo. Contrario a ogni
forma di “razzismo musicale”, Luca rifiuta di essere imprigionato in un’unica
categoria, sentendosi libero di spaziare fra più generi, e gli steccati
artistici vengono definitivamente abbattuti grazie a un’emozionante tournée in
coppia con Jovanotti: sette concerti alla fine del 1992 con uno straordinario
successo di pubblico.
Nel 1993 ritroviamo Luca Carboni al primo posto in
classifica con “Diario”, una raccolta di brani live e altri inediti fra cui
“Faccio i conti con te” e il duetto con Jovanotti “Vedo risorgere il sole”.
Trascorrono altri due anni e nel giorno del suo
trentatreesimo compleanno, il 12 ottobre 1995, pubblica il sesto album
d’inediti “Mondo”, registrato con il gruppo che lo accompagna da anni nei
concerti, ribattezzato per l’occasione Inno N. Band. Il singolo “Inno
nazionale” introduce il tema della multirazzialità che caratterizza l’intero
disco attraverso canzoni che parlano di globalità e apertura verso il prossimo,
da qualunque angolo del mondo provenga, e verso i grandi cambiamenti promessi
dal nuovo millennio che sta arrivando.
A febbraio del 1996 il cd “Mondo” esprime la propria anima
live con un interessante tour nelle grandi città italiane.
Anticipato dall’inno estivo “Le ragazze”, nel maggio del
1998 arriva “Carovana”: è un album musicalmente scarno, suonato quasi
interamente da Luca dividendosi fra tastiere e computer. L’anno seguente
Carboni raccoglie le canzoni più famose e amate (più i due inediti “La mia
ragazza” e “Il tempo dell’amore”) nel suo primo greatest hits intitolato
proprio “Il tempo dell’amore” (1999), che supera le 300 mila copie vendute,
aggiudicandosi tre dischi di platino.
Triplo disco di platino anche per “LU.CA”
(fine ottobre 2001): è l’ultimo cd di inediti di Carboni e già dal singolo “Mi
ami davvero”, si segnala come un’opera molto intima e privata, nella quale il
cantautore bolognese sembra voler ripercorrere il sentiero artistico di album
precedenti come “Persone silenziose”.
È dello stesso anno anche il dvd “Autoritratto” con una
selezione dei suoi video più celebri e una lunga intervista in esclusiva.
Nel 2003, sempre in ottobre, esce il suo primo autentico
disco dal vivo: “Luca Carboni Live”, che contiene l’inedito “Settembre”.
Nel febbraio 2004 Luca Carboni fa il suo esordio in libreria
pubblicando un libro di illustrazioni intitolato “Autoritratto”. Presentato al
MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, il libro raccoglie disegni,
pensieri ed emozioni dell’autore con molti riferimenti alla sua carriera
musicale. Da questa esperienza letteraria nasce “Autoritratto Live Tour”, una
serie di concerti che fanno la felicità dei suoi fan di vecchia data: oltre
alle hit immancabili, infatti, Luca ripropone canzoni del passato che da tempo
non eseguiva nei live.
A settembre 2006 esce il nuovo album di inediti “… Le band
si sciolgono”, anticipato dal singolo “Malinconia”. L’album viene pubblicato
nella versione standard e in una versione “Limited Edition” - un formato combo
che contiene oltre al cd, un dvd con i videoclip in animazione dei brani
"Malinconia", "Sto pensando" e "La mia isola" che
formano una trilogia del viaggio realizzata dal regista Marco Pavone – grazie
ai quali vince il "Premio Speciale per il Videoclip d'Animazione” in
occasione dell’ottava edizione del Premio Videoclip Italiano.
L’album contiene nove canzoni inedite e ospita tre grandi
artisti: Tiziano Ferro (che duetta sul brano "Pensieri al Tramonto"),
Pino Daniele (suona la chitarra ne "La mia Isola") e Gaetano Curreri
(sue e di Saverio Grandi le musiche di "Lampo di Vita").
A febbraio 2007 parte un tour nelle maggiori città italiane
che ottiene ovunque il ‘tutto esaurito’ e che prosegue fino all’inizio di
settembre. Sempre in febbraio viene pubblicato il libro “Segni del Tempo”,
scritto da Luca Carboni con Massimo Cotto; il libro è una lunga carrellata dei
momenti pubblici e privati del cantautore bolognese, una sintesi della sua
carriera artistica e umana, con tanto di aneddoti, racconti, rivelazioni…
Il 16 novembre 2007 esce la raccolta “Una Rosa Per Te”, la
prima collezione “a tema” che raccoglie tutte le canzoni d’amore del lungo
percorso artistico del cantautore bolognese, e tre brani inediti composti da
Carboni per gli Stadio e da lui mai eseguite precedentemente.
Il 16 gennaio 2009 esce “Musiche Ribelli”, raccolta in cui
l’artista bolognese rilegge alcuni brani simbolo degli anni ’70, realizzando un
personalissimo omaggio a grandi cantautori di quel decennio: da Claudio Lolli a
Francesco De Gregori, da Edoardo Bennato a Pierangelo Bertoli passando per Enzo
Jannacci, Eugenio Finardi, Franco Battiato e Lucio Dalla e Francesco Guccini.
Il 2 marzo dello stesso anno è partito per il “Musiche Ribelli Tour”, una
tournèe che ha portato Carboni sui palchi dei principali teatri italiani.
Il 13 settembre viene pubblicato l'album di inediti,
intitolato Senza titolo anticipato dai singoli Fare le valigie
il 17 giugno e Cazzo che bello l'amore il 9 settembre. Il 17
settembre è di nuovo ospite insieme a Cesare Cremonini al concerto di Jovanotti
all'Arena di Verona (tappa del Lorenzo Live - Ora in Tour 2011-2012) per
duettare nei brani Mare mare e La mia moto. Il 30 settembre partecipa al
Festival O' Scià a Lampedusa dove esegue una versione unplugged dei nuovi singoli
Fare le valigie e Cazzo che bello l'amore e duetta con Claudio Baglioni in Mare
mare (Bologna-Riccione) e con Teresa De Sio in Inno Nazionale. Il 3 dicembre
parte da Senigallia il Senza titolo Tour 2011-2012 e si conclude il 6 ottobre
2012 a Santa Flavia dopo 28 date
L'11 ottobre 2012 viene pubblicato l'album di Freak Antoni
Però quasi che contiene l'omonimo brano eseguito in duetto con Luca Carboni].
Il 30 ottobre viene pubblicato l'album degli Stadio 30 I nostri anni che
contiene il brano Bella scritto da Luca Carboni e Fabio Liberatori. Il 13
novembre viene pubblicato l'album tributo a Giorgio GaberPer Gaber... io ci
sono contenente il brano live Far finta di essere sani interpretato dal
cantante italiano in duetto con Riccardo Sinigallia.
Il 4 marzo 2013 partecipa al concerto di Piazza Maggiore a
Bologna (in diretta su Rai 1) dedicato a Lucio Dalla scomparso l'anno
precedente, insieme ad altri artisti italiani tra cui Andrea Bocelli, Zucchero,
Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Gigi D'Alessio, Marco Mengoni, Giuliano
Sangiorgi esibendosi in Cosa sarà e Quale allegria. Il 6 maggio viene
pubblicato l'album dei Perturbazione Musica X contenente il brano I baci
vietati in duetto con Luca Carboni.
Il 1º ottobre per festeggiare i 30 anni di
carriera viene pubblicato il nuovo album raccolta Fisico &
politico contenente 3 brani inediti e 9 grandi successi risuonati e
riproposti in duetto con Tiziano Ferro, Elisa, Jovanotti, Alice, Miguel Bosé,
Franco Battiato, Biagio Antonacci, Cesare Cremonini e Samuele Bersani. Il primo
singolo estratto dall'album il 6 settembre è l'omonimo brano in duetto con
Fabri Fibra.
Il 13 gennaio 2015 viene pubblicato l'album di Marco Mengoni
Parole in circolo che contiene il brano Se io fossi te scritto da Luca Carboni.
Viene inoltre pubblicata la versione in lingua inglese del brano For You I Will
disponibile solo in versione digitale su Tim Music.
Il 2 ottobre esce il nuovo album di inediti intitolato
"Pop-up" anticipato il 21 agosto 2015 dal singolo "Luca lo
stesso". A seguire escono altri due singoli "Bologna è una regola” e
“Happy” che viene utilizzato come colonna sonora dall'emittente televisiva Sky
Sport per il Campionato europeo di calcio 2016. Il 28 novembre è presente al
Mediolanum Forum d’Assago come ospite del concerto di Jovanotti per duettare
nel brano "Luca lo stesso", il duetto viene ripetuto il 21 dicembre
all'Unipol Arena di Bologna con l'aggiunta di "O è Natale tutti i giorni”.
Da febbraio ad agosto 2016 rimane impegnato nella tournée
"Pop-up Tour 2016" per 29 tappe nei club, palazzetti e piazze
italiane.
Il 6 giugno riceve all'Arena di Verona due premi Wind Music
Award nella categoria Album Oro con Pop-up e Singolo Platino con Luca lo
stesso.
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