NON POSSIAMO ASPETTARE OLTRE IL SETTORE DELLA MUSICA LIVE STA MORENDO SUBITO UNA DATA PER LA RIPARTENZA CAPIENZE AL 100% E NESSUN DISTANZIAMENTO CON GREEN PASS
E’ ormai evidente che il disperato
appello lanciato al
Presidente Draghi e al Governo lo scorso 24 settembre in un documento firmato da
tutti i Produttori di Musica dal Vivo, dalle principali Associazioni di Categoria e da più di 300
Artisti italiani e stranieri sia rimasto
totalmente inascoltato.
Nonostante l’allarme fosse estremamente
chiaro e drammatico, le posizioni assunte dal Comitato Tecnico Scientifico e il silenzio del
Governo fanno emergere quanto la gravità della
situazione, che riguarda centinaia di migliaia di
lavoratori e tutta l’intera filiera della musica dal vivo, sia
del tutto sottovalutata
se non addirittura ignorata. Le
notizie che circolano in questi giorni di aumento all’ 80% della capienza per
gli spettacoli al chiuso
è totalmente inadeguato e inutile sia per la maggior parte dei concerti già più volte rinviati (molti dei quali sold out e impossibili
da riprogrammare senza dover scegliere arbitrariamente chi ha diritto di vedere lo spettacolo e chi
no) sia per quelli futuri che necessitano di capienze al
100% e
nessun distanziamento. A parte questi numeri utilizzati mediaticamente ancora
non è chiaro quali
saranno le disposizioni attuative e quando saranno rese tali in relazione ai
tour indoor e quelli
programmati nell’estate 2022.
E’ quindi indispensabile fissare un
obbiettivo percentuale di popolazione vaccinata e conseguentemente una
data certa per la ripartenza non più rimandabile che oggi può contare sullo strumento del Green Pass ritenuto idoneo
in qualunque altra forma di “assembramento”, ma evidentemente non per i concerti
che hanno bisogno di molto anticipo per essere adeguatamente organizzati.
Eppure all’estero
quasi tutti i Paesi hanno riaperto al 100% senza alcun distanziamento, e i pochi che ancora non hanno riaperto hanno
fissato una data certa per la riapertura. Confidiamo che il Governo e la politica
facciano la loro parte non limitandosi a puri esecutori di quanto dettato dal Cts, affrontando questa
grave situazione che
affligge tutto il sistema della musica dal vivo e dello spettacolo nel
suo complesso. lo si faccia subito, in maniera adeguata prendendo
adesso decisioni non più rimandabili in una situazione gravissima che, come dichiarato da tutte le parti in causa e
stigmatizzato con forza dalla SIAE (società autori), è di morte certa
per l’intero settore.
Firmato da tutti i promotori e sostenitori dell’appello “Presidente Draghi Aiuto! salviamo la Musica Live”.