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// Elio e le Storie tese

ARRIVEDORCI (9 FEBBRAIO 2018)

foto ARRIVEDORCI (9 FEBBRAIO 2018)

ELIO E LE STORIE TESE
ARRIVEDORCI
L'ULTIMO PROGETTO DISCOGRAFICO

 

Primavera 2018. Lo scioglimento del complesso con più ‘e’ del panorama musicale italiano è da imputare al più decisivo fra tutti i fattori: le insanabili frizioni e le discussioni esplose fra i membri del complessino sul pullman del tour europeo 2017, un ambiente troppo angusto per garantire la pacifica convivenza di varie decine di persone (due) per alcune settimane (due). Dissidi-chiave: la gerarchia delle cuccette e l’uso del bagno chimico. Scesi dal fatale pullman i membri del complessino hanno deciso trionfanti di abbracciarsi e non rivedersi mai più, come accade ai migliori amici dopo una vacanza in barca. Rimanevano i fan da onorare. Per questo, prima del dissolvimento allo stato gassoso, gli EelST si preparano alla sublimazione con un Festival di Sanremo d’Addio, un Tour D’Addio e un disco D’Addio (registrato durante il loro funerale al Forum di Milano), un long-playing che peraltro suona da dio.


“Arrivedorci” racconta del brusco percorso transgender coatto subìto da un gruppo di ragazze per mano degli alieni. È la metà degli anni ’80: sei amiche vengono risucchiate attraverso un raggio traente all’interno di un’astronave, dove subiscono un’indagine endoscopica da parte dei marziani. Quando si risvegliano sulla Terra le ragazze si ritrovano trasformate (attraverso l’uso di artifizi difficili da spiegare in due parole) in uomini; nessuno crede al loro racconto, e le sei amiche vengono disconosciute dalle proprie famiglie. Per sbarcare il lunario si riuniscono in consorzio musicale, e il resto è Storia. Intorno agli anni ’20 del XXI secolo, nel solco della tradizione di Stanlio e Ollio, salutano il loro pubblico dicendo: Arrivedorci!


“Il circo discutibile” è l’ultima novità in fatto di circhi: c’è il fachiro aichmofobico (che ha paura degli aghi), il trapezista che sta per terra, la donna baffuta che ha fatto l’epilazione definitiva e il mangiatore di spade col riflesso esofageo incontrollabile. E c’è l’imbonitore che dice “Vengano, signore e signori” al posto dello sbagliatissimo “Vènghino, siore e siori” (che, nonostante gli errori, nei film di circo c’è sempre). È presente – anche se non compare in prima persona – Zampasì, antagonista di Zampanò e molto più simpatico di lui. Parola di Federico Fellini, che invece è presente in voce e alla fine spiega tutto lui.

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